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Salus: arriva il robot che rivoluziona l'intervento di protesi al ginocchio
La domanda di interventi di artroprotesi totale del ginocchio cresce costantemente dai primi anni 2000, con la previsione di continuare su questo trend con un aumento stimato del 45% entro il 2050. Già da tempo la Salus ha indirizzato il proprio focus chirurgico verso l’Ortopedia, e in particolare nell’ambito della chirurgia protesica. Ogni anno, solo in questa struttura, si eseguono circa 600 interventi di protesi, delle quali quasi due terzi interessano il ginocchio.
La dirigenza ha deciso di impegnarsi in un nuovo importante investimento: un robot in grado di rivoluzionare la chirurgia protesica al ginocchio è già in uso nelle nostre sale operatorie.
L’obiettivo di questo investimento è principalmente quello di migliorare la sicurezza del paziente. Rispetto all'artroplastica totale del ginocchio eseguita manualmente, l’intervento robot-assistito è in grado di migliorare l'allineamento e il posizionamento della protesi con minore invasività, meno dolore, meno sanguinamento, portando a una degenza più breve e una maggior velocità di recupero. Ciò incide positivamente anche sulla spesa sanitaria e sulla capacità di far fronte alla crescente domanda.
Dott. Guglielmo Danelon – Presidente del Policlinico Triestino
Da sempre la Salus si pone come obiettivo l'offerta di prestazioni di qualità e per questo investiamo costantemente in tecnologie innovative e all'avanguardia. Siamo molto orgogliosi di essere tra i pionieri di un nuovo corso in ambito di chirurgia protesica. Adottiamo il robot VELYS per primi in Italia, dopo gli entusiasmanti risultati ottenuti in altri centri di eccellenza in Europa. Gli specialisti della nostra U.O. hanno già avuto modo di misurarsi con queste tecniche operatorie che non esitiamo a definire rivoluzionarie, andando incontro soprattutto alle esigenze del paziente.
Gli specialisti dell’U.O. di Ortopedia della Salus, dr. Mauro Di Leo, dr. Piergiorgio Bertolin e dr. Andrea Maggi, dopo un percorso di abilitazione all’utilizzo dell’apparecchiatura, hanno già avuto modo di testare l’efficacia dell’apparecchiatura sui pazienti.
Dr. Mauro Di Leo - responsabile dell’U.O. della Salus
Con questa tecnica è possibile personalizzare gli interventi caso per caso, allo specialista spetta comunque la decisione di usarlo o meno con vantaggio per il paziente. Una volta selezionati i casi, il medico gestisce la programmazione robotica, nonché tutta la parte di esecuzione manuale dell’intervento. Il robot VELYS è uno strumento in più che permette di gestire in modo più efficace parte dei casi operatori destinati alla protesizzazione del ginocchio. Il suo utilizzo presenta diversi vantaggi: tagli controllati, precisi, più contenuti rispetto alla tecnica tradizionale. Permette di valutare la posizione ottimale dell’impianto, contribuendo alla garanzia di una stabilità protesica ottimale.
Dr. Andrea Maggi – U.O. Ortopedia
Mi occupo di chirurgia protesica da 25 anni, ho svariate migliaia di interventi al mio attivo in ambito di artroprotesi di ginocchio. Nell’arco della mia carriera ho utilizzato diverse tecniche chirurgiche, ma ora che alla Salus è arrivato il robot VELYS credo sia iniziata una nuova era. Ammetto di aver avuto qualche resistenza all’inizio, perché la sua adozione implicava dover cambiare radicalmente le tecniche in uso, ma ho comunque deciso di provare questa nuova strada. Dopo pochi interventi ho potuto riscontrare potenzialità reali veramente importanti. Con la chirurgia robotica ho la certezza di eseguire un intervento ineccepibile, misurabile con lo strumento. Le valutazioni sono fatte a ogni passaggio, con misurazioni che dimostrano l’esattezza dei miei gesti nell’ordine di errore che va da 0 a 0,5mm! Questo strumento innovativo sarà utilizzato in tutti i casi dove risulterà essere indispensabile. Come qualsiasi strumento è fondamentale che sia adoperato da una mano esperta. Il chirurgo non viene sostituito, ma aiutato.
Dr. Piergiorgio Bertolin – U.O. Ortopedia
Di fatto, il robot è un assistente chirurgico. Per prima cosa procede a una valutazione del ginocchio del paziente: la sua morfologia, la sua condizione , la qualità del movimento, dall'estensione alla flessione. Processando i dati, il software prepara un piano di lavoro a partire dai tagli che il chirurgo dovrà effettuare per ottenere un allineamento simile a quello naturale. Poi, prima di applicare la protesi vera e propria, si procede a una simulazione con le cosiddette "maschere", dell protesi di prova. La valutazione dell'intervento da parte della macchina è costante e il suo utilizzo abbatte drasticamente il rischio di secondi interventi di riposizionamento.