Colecistectomia

L’evoluzione tecnologica della chirurgia moderna ha portato a elaborare nuove tecniche sempre più attente al rispetto dell’integrità dell’organismo. Attualmente l’intervento chirurgico deve essere non solamente efficace nel curare la malattia, ma anche rispettare il più possibile i tessuti dell’organismo riducendo al minimo la lesione. La tecnica laparoscopica ha permesso di sostituire l’incisione chirurgica tradizionale con alcune piccole incisioni della lunghezza in genere di 5-10 mm. L’introduzione della tecnica laparoscopica nel trattamento della calcolosi della colecisti ha quindi portato a una riduzione del trauma chirurgico con una degenza più breve, una rapida ripresa dell’attività e un migliore risultato estetico. Questi benefici hanno fatto sì che oggi, a più di 20 anni dalla sua introduzione, la colecistectomia laparoscopica rappresenti il gold standard nella terapia chirurgica della calcolosi della colecisti.
I rapidi progressi tecnologici di questi ultimi anni hanno portato allo sviluppo di un’ulteriore evoluzione della tecnica laparoscopica che viene definita con il termine SILC (single incision laparoscopic cholecystectomy) che permette di sfruttare l’ombelico come unico punto di accesso per l’asportazione della colecisti, senza necessità di ricorrere ad altre incisioni, lasciando un’unica cicatrice. Ciò è stato reso possibile dall’introduzione di strumenti specifici e dalla messa a punto di una tecnica chirurgica particolare.
Presso la nostra Casa di Cura il dott. Luca Calligaris, dell’U.O. di Chirurgia Generale diretta dal dott. Fabrizio Briganti Piccoli, ha eseguito più di 50 interventi con questa tecnica e i dati relativi a tale esperienza sono stati presentati al congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Endoscopica tenutosi a Napoli il mese scorso.
In tutto il mondo sono state pubblicate alcune migliaia di interventi di questo tipo e sono in corso numerosi studi che stanno confrontando i risultati ottenuti con quelli della tecnica laparoscopica tradizionale. Attualmente tale intervento è eseguibile in casi selezionati che non presentano all’anamnesi episodi di infiammazione severa della colecisti o precedenti interventi chirurgici in quella regione.